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In questo numero
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- Editoriale
- Doxiciclina e disturbo post-traumatico da stress
- Ridurre l'affaticamento da antitumorali
- Rischi delle sigarette elettroniche
- Vitamina D e infezioni del tratto respiratorio
- Vitamina D e cancro
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Editoriale
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Si è concluso sabato scorso il secondo modulo del Master in Clinical Pharmacy che si è svolto presso la Facoltà di Farmacia dell'Università di Granada in Spagna.
L'immersione in un contesto internazionale ha consentito ai corsisti, prossimi farmacisti clinici, di confrontarsi con i docenti dell'Università spagnola e con una diversa maniera di vivere la professione che trova il suo fondamento nell’aderenza alla terapia.
E' stata un'esperienza altamente formativa che il Master, promosso dalle Università di Cagliari e Milano con il patrocinio della Sifac, offre ai corsisti.
Ai partecipanti e docenti al Master e a tutti i lettori auguro una Buona Pasqua.
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Valerio Cimino
Direttore responsabile
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Doxiciclina e disturbo post-traumatico da stress |
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l. t.) Secondo un recente studio la doxicliclina sarebbe in grado di inibire la formazione di associazioni negative nel cervello che contribuiscono allo sviluppo del disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
Il trial clinico randomizzato contro placebo e in doppio cieco su 76 volontari sani ha mostrato che la risposta di paura ad un preciso stimolo si è ridotta anche del 60% nei pazienti che hanno assunto l’antibiotico. Il farmaco può ridurre la risposta di memoria alla paura negli individui e giocare così un potenziale ruolo nel trattamento del PTSD, caratterizzato da una memoria iperattiva.
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ADR E INTERAZIONI |
Ridurre l'affaticamento da antitumorali |
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p. c.) Una meta-analisi di studi clinici randomizzati ha mostrato che l’esercizio fisico e gli interventi psicologici riducono l’affaticamento correlato alle patologie oncologiche durante e dopo il trattamento con farmaci antitumorali (dovrebbero essere prescritti come trattamento di prima linea), mentre gli interventi farmacologici non sono efficaci.
Ulteriori studi hanno mostrato che l'efficacia dei trattamenti per l’affaticamento correlato alle patologie oncologiche è associato con lo stadio della malattia (dal momento che tali trattamenti sono più efficaci nella fase iniziale).
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VARIE |
Rischi delle sigarette elettroniche |
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p. c.) Il rapido aumento della popolarità delle sigarette elettroniche si contrappone alla scarsità di dati sui rischi potenziali dell’uso a lungo termine di tali dispositivi. Uno studio ha confrontato l’esposizione a nicotina, agenti cancerogeni correlati al tabacco e sostanze tossiche tra i fumatori di sigarette tradizionali, ex fumatori con solo uso sigarette elettroniche a lungo termine, ex fumatori con terapia sostitutiva a lungo termine di nicotina, fumatori di lungo corso di sigarette elettroniche e sigarette tradizionali e consumatori di lungo corso di sigarette tradizionali, elettroniche e di terapia sostitutiva.
I risultati mostrano che gli ex fumatori con solo uso di sigaretta elettronica o con sola terapia sostitutiva a lungo termine sono esposti a livelli di nicotina simili rispetto ai fumatori che utilizzano solo sigarette tradizionali. L’uso della terapia sostitutiva a lungo termine o di sigaretta elettronica è associato a una riduzione delle sostanze cancerogene e delle tossine correlate al fumo.
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PATOLOGIE E CURE |
Vitamina D e infezioni del tratto respiratorio |
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f. g.) Una metanalisi (25 studi di alta qualità, 11.321 partecipanti) ha evidenziato che la supplementazione con vitamina D è dimostrata sicura con riduzione del rischio di infezioni del tratto respiratorio acuto tra tutti i partecipanti. Gli effetti protettivi erano maggiori tra i soggetti con livelli basali di 25-idrossivitamina D <25 nmol/L vs ≥25 nmol/L.
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PATOLOGIE E CURE |
Vitamina D e cancro |
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p. c.) Le evidenze di letteratura suggeriscono che bassi livelli di vitamina D possano aumentare il rischio di cancro. Uno studio ha valutato se la supplementazione dietetica con vitamina D3 e calcio riduca il rischio di cancro tra le donne anziane.
I dati mostrano che tra le donne anziane sane in postmenopausa la supplementazione con vitamina D3 e calcio rispetto al placebo non ha determinato un rischio significativamente più basso di cancro dopo una osservazione a 4 anni.
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Registrato presso il Tribunale di Cagliari al n. 7 del 26.06.2015
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Direttore responsabile:
Valerio Cimino
Hanno collaborato a questo numero:
Paolo Carta, Francesco Gamaleri,
Corrado Giua e Lara Tomasoni
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