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Clinical Pharmacy Journal
NEWSLETTER N. 172 - 9 NOVEMBRE 2022
 
 
In questo numero
 
  • Editoriale
  • Futuro della farmacia
  • Farmacisti nell’assistenza a lungo termine
  • Come scegliere un biosimilare
  • Servizi di tele-farmacia durante la pandemia 
  • Sviluppo delle competenze dei farmacisti clinici
 
 
Editoriale
 

Il rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti-Covid-19 pubblicato recentemente dall’Aifa ha evidenziato come gli effetti collaterali da vaccino siano per l’81,5% non gravi e si riducano sensibilmente dopo la quarta dose. Sono stati evidenziati 18 eventi gravi ogni 100 mila dosi somministrate.
Nonostante le sollecitazioni del Ministero e di diversi virologi la campagna vaccinale non è sostanzialmente ripresa dopo il fisiologico, marcato, rallentamento estivo.
Recentemente è stata diffusa dai media la notizia che la variante “cerberus”, che presto potrebbe diventare predominante, è capace di eludere in maniera significativa la risposta immunitaria ed ha la capacità di resistere al trattamento con alcuni anticorpi monoclonali.
Questa notizia ha disorientato il comune cittadino che non intende utilizzare un vaccino che, seppure aggiornato, sembra non essere utile contro le varianti in arrivo.
Se non vi sarà un attento monitoraggio delle notizie con la diffusione immediata dei chiarimenti opportuni, si rischia di creare una “tempesta perfetta”, in cui la sfiducia nel vaccino ridurrà i livelli di difesa contro il virus, determinando richieste di ospedalizzazione non sostenibili.

 
 

Valerio Cimino
Direttore responsabile

 
 
 
 
Futuro della farmacia
 

Un recente studio analizza i fattori che determinano lo sviluppo futuro della farmacia e le responsabilità del farmacista. La ricerca evidenzia come da un lato ci sia un incremento della tradizionale professione del farmacista come dispensatore di medicinali, dall’altro una progressione dell’attività verso nuovi settori sanitari, come quello vaccinale e di screening. Infine sottolinea che anche i cambiamenti climatici possono influenzare la professione.
Si rafforza il ruolo del farmacista come fornitore di cure primarie, soprattutto nelle aree rurali, e si sta rivelando indispensabile l’assistenza del farmacista ai pazienti in polifarmacoterapia.
Gli autori segnalano anche che la rivoluzione biotecnologica dei farmaci sta ulteriormente modificando la professione.

Giuseppe Fimiani

 
https://www.mdpi.com/2226-4787/10/5/125/htm
 
 
FARMACIA E COUNSELING
Farmacisti nell’assistenza a lungo termine
 

Uno studio ha valutato, attraverso interviste, come la partecipazione dei farmacisti a una rete nazionale di assistenza a lungo termine viene percepita dagli operatori sanitari e dagli altri stakeholder.
Dai dati primari sono stati identificati quattro costrutti della Teoria dei ruoli: identità di ruolo, sovraqualificazione, ambiguità e sottoqualificazione.
I servizi clinici della farmacia, la logistica e le attività educative sono stati evidenziati come rappresentanti dell'identità degli interventi dei farmacisti. Nonostante ciò le competenze dei farmacisti sull'ottimizzazione dei farmaci sembrano essere sottoutilizzate a causa della mancanza di tempo, della minore proattività nell'integrazione delle équipe sanitarie e dell'assenza di un quadro normativo mirato. Manca una formazione clinica aggiuntiva, tra cui la gestione delle condizioni di salute degli anziani, la nutrizione e le cure palliative.

Cinzia Cimino

 
https://link.springer.com/article/10.1007/
s11096-022-01482-9
 
 
VARIE
Come scegliere un biosimilare
 

Con la crescente disponibilità di biosimilari sul mercato globale, i medici e i farmacisti hanno a disposizione diversi prodotti biologici fuori brevetto tra cui scegliere. Un articolo fornisce un modello per facilitare una selezione trasparente del biologico con il miglior rapporto qualità-prezzo.
Il modello sviluppato include una guida aggiornata sui criteri che possono essere presi in considerazione nella selezione e fornisce un background sull'assegnazione dei pesi che può aiutare i farmacisti ospedalieri e i medici a prendere decisioni.
Oltre al prezzo, vi sono tre categorie principali di criteri. I criteri orientati al prodotto includono le caratteristiche tecniche del prodotto e le indicazioni terapeutiche autorizzate. I criteri orientati al servizio comprendono le condizioni di fornitura, i servizi a valore aggiunto e i criteri ambientali e di sostenibilità. I criteri orientati al paziente riguardano la gestione del prodotto, come la facilità d'uso, e i servizi connessi come i programmi di assistenza ai pazienti.

Cinzia Cimino

 
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/
PMC9452170/
 
 
FARMACIA E COUNSELING
Servizi di tele-farmacia durante la pandemia 
 

Uno studio esplora le opinioni degli operatori sanitari sull’impatto dei servizi di tele-farmacia forniti da farmacisti clinici all’unità di terapia intensiva durante il COVID-19.
La ricerca è stata condotta mediante interviste telefoniche a operatori sanitari, medici e infermieri. I partecipanti hanno evidenziato l’importanza dell’assistenza dei farmacisti clinici da remoto, in particolare per garantire l’adozione di approcci terapeutici aggiornati alle linee guida. Questi servizi fornivano un valido aiuto a medici e infermieri per garantire l’efficacia e la sicurezza dei farmaci, la gestione di eventuali effetti avversi, e l’adeguata assistenza a pazienti in polifarmacoterapia.

Giuseppe Fimiani

 
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/
jcpt.13709
 
 
FARMACIA E COUNSELING
Sviluppo delle competenze dei farmacisti clinici
 

Uno studio ha esplorato i comportamenti che influenzano l'applicazione delle competenze acquisite nei corsi dei farmacisti clinici di medicina generale in Scozia.
Sono state condotte sette interviste che hanno coinvolto quattordici farmacisti. Tre i temi principali: fattori che influenzano l'implementazione di competenze cliniche avanzate; influenze sociali e ambientali che influenzano le opportunità per i farmacisti in ruoli clinici avanzati; Percezione dell'identità professionale del farmacista per i ruoli di pratica avanzata.
I partecipanti hanno riferito che i corsi consentivano una pratica clinicamente autonoma, hanno condiviso la frustrazione per i fattori sociali e ambientali che limitano le opportunità di implementazione ed hanno espresso la necessità di chiarire l'identità professionale e i ruoli all'interno degli attuali meccanismi contrattuali per utilizzare al meglio i farmacisti con queste competenze.

Cinzia Cimino

 
https://link.springer.com/article/10.1007/s11096-022-01484-7
 
www.sifac.it
 
 
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Registrato presso il Tribunale di Cagliari al n. 7 del 26.06.2015
 
Direttore responsabile:
Valerio Cimino
Hanno collaborato a questo numero: 
Cinzia Cimino, Giuseppe Fimiani e Corrado Giua Marassi

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