Per risolvere un
disturbo, la
Psicoterapia Breve Strategica, si muove cercando risposta alla domanda
che cosa mantiene il problema, e non che
cosa lo causa. In uno dei primi libri
dell'approccio strategico "Change" (Watzlawick et al.,1974) gli autori dimostrano che ciò che
spesso mantiene in essere un problema sono proprio i
tentativi del soggetto di
provare a risolverlo. L'intervento terapeutico sarà quindi
calzato su queste
tentate soluzione disfunzionali.
Come mai una persona dovrebbe
insistere nel
mettere in atto comportamenti e
reazioni che
mantengono o peggiorano un problema ?
Perché spesso i
problemi psicologici, siano essi nella
relazione con noi stessi, con
gli altri o
con il mondo, si reggono su
logiche non lineari. Cioè funzionano per
paradossi,
contraddizioni o
credenze, mentre i tentativi di risoluzione del soggetto seguono la
logica lineare razionale.
Logiche non ordinarie
Paradosso
Una persona con una
sintomatologia ossessiva cerca di
scacciare pensieri,
immagini o
impulsi, che riconosce essere prodotti dalla propria mente, perché ne è infastidito per l'
intrusività. Nel
disturbo ossessivo è proprio il
tentativo di
combattere questi pensieri, o di distrarsi da essi, a renderli ancora più
disturbanti e
intrusivi. Siamo infatti di fronte a una
logica paradossale, dove il tentativo di ridurre qualcosa lo
aumenta. Questa logica è condensata nello stratagemma cinese che recita "
Spegnere il fuoco aggiungendo legna".
Contraddizione
Un disturbo affine a quello
ossessivo, il
dubbio patologico, può funzionare sulla base di una
logica contraddittoria. Il soggetto è assediato da
domande conturbanti a cui cerca di dare
risposte rassicuranti mentalmente o chiedendo il parere degli
altri. Fornita una risposta, il
dubbio sembra
quietarsi, per poi ripresentarsi in maniera ancora più
conturbante.
Un altro esempio è quello del
panicante o dell'
agorafobico che chiedeono aiuto per fare
ciò che gli spaventa, tale
sostegno sul momento li
tranquillizza, ma nel lungo termine
conferma, e quindi
mantiene, se
non peggiora, la gravità del disturbo.
La
differenza rispetto al
paradosso è
sottile. Il primo si esprime nello s
tesso momento: provare a ridurre una cosa l'aumenta; mentre la contraddizione si esprime in
due tempi diversi. Da un punto di vista
logico nel paradosso una cosa è
contemporaneamente vera e falsa, nella
contraddizione lo è in
due tempi diversi.
Credenza
Un disturbo che funziona sulla base della
credenza è la
paranoia con manie di persecuzione. Un soggetto con tale disturbo è portato a interpretare e trovare negli altri i
segnali che dimostrano che questi
tramano nei suoi confronti, per danneggiarlo. Qualsiasi
gentilezza e attenzione nei suoi confronti, che secondo una logica razionale dovrebbe
disconfermare la
credenza, in realtà
rafforza la
convinzione che gli altri ce l'abbiano con lui. Il soggetto
interpreta infatti questi comportamenti come
strategia malevola per
nascondere le trame ordite a suo danno.
La credenza è qualcosa che è
creduto vero, e mi porta a percepire il mondo in
funzione di esso, sono portato a
percepire solo gli elementi che sono in linea con essa; misconoscendo o malinterpretando quelli che potrebbero contraddirla.
Registri del linguaggio della Psicoterapia Breve Strategica
La psichiatria, la medicina, la terapia cognitivo comportale utilizzano un l
inguaggio descrittivo-indicativo che spiega da un punto di vista
razionale il funzionamento dei
disturbi o le
prescrizioni; che indica esattamente quello che le parole vogliono
significare. Quando il paziente è in grado di collaborare, tale linguaggio è sicuramente sufficiente, ma vi è della
resistenza diventa inefficace.
Per questo la
Psicoterapia Breve Strategica si avvale anche del
linguaggio evocativo, cioè in grado di
evocare sensazioni ed emozioni; questo se opportunamente orientato permette di far
sentire il paziente compreso, aggirare le
sue resistenze al
cambiamento e aiutarlo a cambiare, prima di tutto, le proprie
percezioni.
Un altro tipo di linguaggio è quello
ingiuntivo, che è utilizzato per ingiungere ad esempio le prescrizioni
dirette, senza che sia spiegato il loro funzionamento.
Bibliografia:
Alexander F, French TM et al. .
Psychoanalytic Therapy: Principles and Application, Ronald Press 1946, New York.
Nardone G & Watzlawick P. L'arte del cambiamento, La soluzione dei problemi psicologici personali e interpersonali in tempi brevi. Ponte alle Grazie 1990, Adriano Salani Editore S. p. A., Milano.
Nardone G & Milanese R. Il cambiamento strategico. Come far cambiare alle persone il loro sentire e il loro agire. Ponte alle Grazie 2018, Adriano Salani Editore S. p. A., Milano.
Watzlawick P, Weakland JH, & Fisch R. Change: Principles of problem formation and problem resolution. Oxford 1974, England: W. W. Norton.
Qui l'articolo sul sito Di Luca Proietti